martedì 10 dicembre 2013

DUE APPUNTAMENTI PER IL 2014: ELEZIONI EUROPEE E VIGILANZA BCE










 

 



Nel suo consueto appuntamento settimanale L’Alpha e il Beta,

Carlo Benetti, Benetti Carlo
il brillante Head of Market Research & Business Innovation
di Swiss & Global Asset Management SGR,

annuncia il 2014 come anno decisivo per saggiare la robustezza del sistema bancario europeo, oltre che per verificare la tenuta dell’europeismo all’interno del prossimo Parlamento Europeo, che si insedierà dopo le elezioni di fine maggio 2014.
Con pennellate rapide, essenziali l’editorialista tratteggia il quadro storico, dal 1979 ad oggi: dall’insediamento del primo Parlamento Europeo,
preceduto da una buona partecipazione elettorale (molto alta in Italia), alla progressiva disaffezione all’idea dell’Europa unita (associata anche ad una sempre più scarsa partecipazione al voto).
Tra le cause principali: la crisi economica, del debito, delle banche, dell’occupazione e le misure di austerità che hanno colpito in larga parte il lavoro ed i sistemi di welfare.
A pochi mesi dall’appuntamento elettorale nessuna delle crisi è stata ancora risolta e le elezioni del 2014 sanciranno l’ingresso nel Parlamento Europeo, per la prima volta, di deputati apertamente ostili all’idea di Europa unita.

www.treccani.it

Mario Draghi 

www.internazionale.it
ha ribadito che la politica monetaria resterà accomodante a lungo, ma l’efficacia dell’azione della BCE non può prescindere dalla robustezza delle banche, che in Europa costituiscono la principale fonte di credito alle imprese. Nel secondo semestre del 2014 si compirà il delicato processo dell’unificazione della vigilanza BCE sulle 130 banche che rappresentano l’85% del sistema bancario europeo.
Un appuntamento complesso per le implicazioni politiche (per esempio: disparità di orientamenti tra il sistema bancario tedesco e quello italiano)

documenti.camera.it

 e quelle finanziarie: la ripresa economica passa per un sistema bancario solido, in un’area in cui il sostegno bancario conta per l’85% del finanziamento complessivo delle imprese (in Italia ancor più).
Il nuovo meccanismo di supervisione dovrebbe rimediare ai problemi di definizione dei rischi di solvibilità, che vengono additati come radice della questione della liquidità che, si sente dire, induce le banche a non prestare abbastanza.
Di ciascuna delle 130 banche verranno valutati i rischi di liquidità e patrimonio, la qualità dei finanziamenti erogati e verrà effettuato lo stress test per misurarne la resistenza a situazioni di eccezionale tensione.
Il ritorno alla normalità del ciclo economico passa per il ritorno alla normalità dell’accesso al credito.
Benetti cita a tal proposito Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca d’Italia, che nei giorni scorsi diceva sostanzialmente: “bisogna uscire dalla crisi rapidamente per limitare i danni alla struttura produttiva presente. Ma bisogna al tempo stesso pensare il futuro, mettendo al centro il sistema finanziario, ma stabilizzandolo ed adattandolo per favorire il rinnovo della struttura produttiva del nostro paese”.
Ecco il link per l’articolo originale:   Check-up-della-ripartenza    E, se permettete un consiglio, godetevi anche i precedenti, soprattutto se apprezzate lo stile “banca e cultura” di mattioliana memoria, che in questi tempi cupi può far bene allo spirito ritrovare.