lunedì 19 maggio 2014

TARDINO EXPRESS


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Cosa fare ?

E’ un momento particolarmente delicato per gli investitori, che si avvicinano ad un periodo, quello estivo, tradizionalmente caratterizzato da bassi volumi e brutte performance, nonostante le eccezioni degli ultimi anni. Dopo mesi di rialzi azionari e di riduzione di rendimenti e spread le valutazioni appaiono in molti casi poco interessanti. Cosa fare?


Lo scenario macroeconomico è abbastanza confortante. Nell’ultimo rapporto dell’OCSE pubblicato ad inizio maggio si stima una crescita mondiale pari al 3.4% sostenuta soprattutto dal buon momentum dei paesi sviluppati dove stanno ripartendo gli investimenti fissi, gli scambi commerciali e dove la minor pressione fiscale rende possibile una maggior crescita. Nonostante il permanere di importanti rischi (elevata disoccupazione e disinflazione di Europa, eccessivo credito al settore privato in qualche paese emergente) le società macinano utili e i loro fatturati sono tornati a crescere al ritmo annuale di circa il 6%.

Le Banche Centrali continuano ad essere di sostegno e difficilmente negli Stati Uniti come in Europa si alzeranno i tassi in tempi brevi permettendo alle stesse società di continuare a finanziarsi a tassi contenuti per continuare a comprare società e/o azioni proprie come accaduto in questi ultimi mesi a testimonianza di un clima di fiducia.


Certo, gli indici azionari hanno fatto molto e le valutazioni tirate potrebbero spingere a prese di beneficio e volatilità che sempre accompagna la fase iniziale di qualunque  inasprimento di politica monetaria prima di tornare a guardare i fondamentali e la crescita. Ma si tornerà a farlo  e, credo, dopo correzioni contenute e non particolarmente profonde del mercato alla luce dello scenario sopra descritto. Consiglierei quindi di continuare a detenere in portafoglio una discreta esposizione azionaria (soprattutto azioni sviluppate americane ed europee e attenzione agli emergenti perché le valutazioni sono molto interessanti).


Nello spazio obbligazionario,  a dispetto delle attese i rendimenti hanno proseguito la loro discesa nonostante si trovassero a livelli molto bassi già a inizio anno. A questo punto spingere gli investitori a investire in titoli dai rendimenti decisamente poco interessanti  è quasi follia. L’impegno della BCE a implementare nuove misure di sostegno potrebbe essere in parte già scontato e l’eventuale rialzo dei rendimenti americani potrebbe condizionare quelli europei. Senza tuttavia sottovalutare l’importanza della diversificazione tra azionario e obbligazionario e la diversa natura delle due classi di attivo, potrebbe aver senso mantenere una posizione contenuta sui governativi  cosiddetti core  fino al prossimo Consiglio dei Governatori o giù di li continuando a investire parte del portafoglio obbligazionario sui periferici (italiani e spagnoli sulle scadenze medie sia governativi che corporate).


Le valute più interessanti nello scenario descritto potrebbero essere quelle dei paesi caratterizzati da un ciclo economico più avanzato: il dollaro americano, la sterlina inglese ed il dollaro australiano  che con la complicità delle rispettive banche centrali potrebbero iniziare o continuare a dare soddisfazione.

... al prossimo TARDINO EXPRESS !!!



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Laura Tardino