Nel
suo consueto appuntamento settimanale L’Alpha e il Beta,
Carlo
Benetti,
![Benetti Carlo](https://my.swissglobal-am.it/%7E/media/Italy%20CUG/Contacts/Benetti_Carlo.jpg?la=it&mh=97&mw=90)
il
brillante Head of Market Research & Business Innovation
di
Swiss & Global Asset Management SGR,
annuncia
il 2014 come anno decisivo per saggiare la robustezza del sistema bancario
europeo, oltre che per verificare la tenuta dell’europeismo all’interno del
prossimo Parlamento Europeo, che si insedierà dopo le elezioni di fine maggio
2014.
Con
pennellate rapide, essenziali l’editorialista tratteggia il quadro storico, dal
1979 ad oggi: dall’insediamento del
primo Parlamento Europeo,
preceduto da una buona partecipazione elettorale
(molto alta in Italia), alla progressiva disaffezione all’idea dell’Europa
unita (associata anche ad una sempre più scarsa partecipazione al voto).
Tra le cause
principali: la crisi economica, del debito, delle banche, dell’occupazione e le
misure di austerità che hanno colpito in larga parte il lavoro ed i sistemi di
welfare.
A pochi mesi
dall’appuntamento elettorale nessuna delle crisi è stata ancora risolta e le
elezioni del 2014 sanciranno l’ingresso nel Parlamento Europeo, per la prima
volta, di deputati apertamente ostili all’idea di Europa unita.
www.treccani.it |
Mario Draghi
www.internazionale.it |
ha
ribadito che la politica monetaria resterà accomodante a lungo, ma l’efficacia
dell’azione della BCE non può prescindere dalla robustezza delle banche, che in
Europa costituiscono la principale fonte di credito alle imprese. Nel secondo
semestre del 2014 si compirà il delicato processo dell’unificazione della
vigilanza BCE sulle 130 banche che rappresentano l’85% del sistema bancario
europeo.
Un appuntamento
complesso per le implicazioni politiche (per esempio: disparità di orientamenti
tra il sistema bancario tedesco e quello italiano)
documenti.camera.it |
e quelle finanziarie: la
ripresa economica passa per un sistema bancario solido, in un’area in cui il sostegno
bancario conta per l’85% del finanziamento complessivo delle imprese (in Italia
ancor più).
Il nuovo meccanismo
di supervisione dovrebbe rimediare ai problemi di definizione dei rischi di
solvibilità, che vengono additati come radice della questione della liquidità
che, si sente dire, induce le banche a non prestare abbastanza.
Di ciascuna delle 130
banche verranno valutati i rischi di liquidità e patrimonio, la qualità dei
finanziamenti erogati e verrà effettuato lo stress test per misurarne la
resistenza a situazioni di eccezionale tensione.
Il
ritorno alla normalità del ciclo economico passa per il ritorno alla normalità
dell’accesso al credito.
Benetti
cita a tal proposito Salvatore Rossi, Direttore Generale della Banca d’Italia,
che nei giorni scorsi diceva sostanzialmente: “bisogna uscire dalla crisi
rapidamente per limitare i danni alla struttura produttiva presente. Ma bisogna
al tempo stesso pensare il futuro, mettendo al centro il sistema finanziario,
ma stabilizzandolo ed adattandolo per favorire il rinnovo della struttura
produttiva del nostro paese”.
Ecco
il link per l’articolo originale: Check-up-della-ripartenza
E, se permettete un consiglio, godetevi anche i precedenti, soprattutto
se apprezzate lo stile “banca e cultura” di mattioliana memoria, che in questi
tempi cupi può far bene allo spirito ritrovare.