mercoledì 29 gennaio 2014

...con Tardino nei Paesi Emergenti - 1



L’inflazione è elevata in molti Paesi Emergenti, avendo il tapering della FED portato ad un significativo deprezzamento delle valute domestiche e quindi al cosiddetto fenomeno dell’inflazione importata, che in taluni casi ha solo contribuito ad esacerbare il rialzo dei prezzi.

Dall’estate scorsa Brasile, India, Indonesia, Russia e Turchia hanno iniziato ad alzare i tassi; non sempre, come nel caso turco, quello ufficiale di sconto.
In alcuni casi siamo già al terzo rialzo consecutivo (si pensi al Brasile che un paio di settimane fa ha portato il tasso di interesse ufficiale al 10.5%).
In Indonesia l’inflazione è ancora in aumento e la recente mossa con la quale l’India ha mostrato nel recente passato una certa simpatia in termini di politica monetaria, potrebbe indurre a credere ad un rialzo in un futuro prossimo, magari  da 7.75% a 8% come successo in India.

Mentre vi scrivo, anche la Banca Centrale del SudAfrica ha alzato i tassi ufficiali, portandoli al 5.5%.

Bisogna usare molta cautela, perchè i rialzi dei tassi, se da un lato inducono ad un apprezzamento valutario, dall’altro possono contribuire al peggioramento del quadro congiunturale domestico.

In molti casi l’apprezzamento valutario è stato inoltre fino ad ora limitato nel tempo, proprio perché non sempre la situazione macroeconomica di quei paesi ha tratto beneficio dall’inasprimento della politica monetaria, anzi.

I paesi con elevati disavanzi di bilancia dei pagamenti continueranno inoltre  a soffrire per via del tapering.

In Brasile, India, Indonesia e Turchia le elezioni politiche di quest’anno potrebbero aggiungere ulteriore incertezza.
Attenderei, prima di investire nelle obbligazioni di questi paesi, che l’avvio del tapering e le elezioni lascino un cielo più sereno all’orizzonte.

Eviterei Venezuela ed Argentina, dove i rendimenti sono molto elevati a fronte di un’inflazione assolutamente fuori controllo.

Per ora mi concentrerei sui paesi meno problematici: qualche asiatico di rilievo (Cina in primis) e qualche paese più “esotico” (Dubai, Slovenia).

Suggerirei in ogni caso di evitare il “fai da te” per una classe di attivo altamente volatile e così complessa, che non può che rappresentare una percentuale dei nostri risparmi in un’ottica di diversificazione.



                   Laura Tardino
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