martedì 11 marzo 2014

Non è mai troppo tardi...con Tardino ! 14 02


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La  BCE  potrebbe  annunciare un programma di stimolo monetario nella seconda parte dell’anno, iniziando ad acquistare soprattutto attivi del settore privato. 

Le obbligazioni periferiche dovrebbero continuare a beneficiare del restringimento degli spread lungo tutta la curva, grazie anche all’impegno di molti governi ad implementare riforme strutturali volte a sostenere la crescita economica. Trovo interessante soprattutto la parte intermedia della curva. 

Anche  i titoli del credito societario dei paesi periferici dovrebbero continuare a beneficiare del restringimento degli spread grazie alla graduale ripresa dei fondamentali macroeconomici, in particolare il credito ad alto rendimento, caratterizzato da una bassa durata media dei titoli  e da  rendimenti più elevati rispetto a quello dei titoli di più elevata qualità.


Costruttivi sul dollaro, alla luce delle nuove possibili mosse della BCE e dell’ormai avviato tapering. Il ciclo economico americano è senza ombra di dubbio più forte di quello europeo e credo che sia destinato a mantenersi tale alla luce di una serie di fattori che continuano a condizionare la crescita europea (elevata disoccupazione, piani di austerity, alto indebitamento pubblico di alcuni paesi, etc., etc., etc.).


Ancora positivi sulle azioni (soprattutto europee ed americane evitando tatticamente quelle emergenti che tuttavia sono caratterizzate da valutazioni molto interessanti e che in maniera selettiva si possono iniziare ad inserire in portafoglio).


                         Laura Tardino
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lunedì 10 marzo 2014

IL PROCESSO EVOLUTIVO PROFESSIONALE NELLA CONSULENZA FINANZIARIA




I sette anni che incorporano la crisi finanziaria 2008-2014 ne sottendono altre, non meno importanti.
In Italia, una di queste, non così diffusamente percepita ma senz’altro significativa per i suoi rilevanti effetti di carattere sociale, è 
denaro.it
la crisi delle figure professionali che si occupano di consulenza finanziaria.

A differenza della crisi finanziaria, alla quale ben si attaglia l’ètimo comune, che ha assunto nel tempo un'accezione negativa (peggioramento della situazione), nel caso della consulenza finanziaria l'etimologia più appropriata è quella che deriva dal verbo greco krino = separare, discernere.
Come ci insegna la Treccani: “È sempre tempo di crisi. Se badiamo all’etimo. Crisi, greco antico: ‘scelta’. Quand’è che non si è costretti a scegliere? Se non scegli, diceva un saggio, qualcun altro sceglierà al posto tuo. Se non scegli, 
www.mauriziogarutti.org
sarai scelto.

Nell’alternativa, 
c’è il senso più profondo 
e dinamico della crisi. 

Quante volte si sente dire: «Bisogna saper cogliere questa crisi come occasione di…» e poi si aggiunga a piacere: cambiamento (il vocabolo più gettonato), miglioramento, crescita, ripresa, riscatto, ecc.”

La consulenza che (a volte sì, a volte no) viene prestata all’interno di molti sportelli bancari… o di più eleganti strutture di private banking….. o tramite certe più o meno infiocchettate reti di promotori….o ad opera di alcune strutture di invisibili esperti dal web….o tramite certi cavalieri della consulenza indipendente, autoproclamatisi senza macchia, è vera consulenza ? Sinceramente non so.

So per certo che ci sono bancari, private banker, promotori finanziari, consulenti finanziari indipendenti che la vera consulenza la praticano da sempre, ma soprattutto per loro personale capacità ed inclinazione, oltre che per scelta di stile ed etica professionale.
www.pubzine.eu
Indipendentemente dall’etichetta (o dal cappello, se preferite).


Come so per certo che, oggi, indipendentemente dalla collocazione in categorie, ci sono operatori che parlano di consulenza globale semplicemente perché in tal modo sfruttano un termine inappropriato alla loro reale offerta professionale, ma commercialmente redditizio, perché facilmente fraintendibile dagli utenti più inermi, che sono la maggioranza.
Inappropriato alla loro reale offerta professionale, che in quel frangente consiste in una banale addizione al proprio portafoglio prodotti.

A questo proposito è importante sottolineare che la questione del conflitto d'interessi è ancora assolutamente aperta, nonostante le case di distribuzione dei prodotti finanziari abbiano ormai da anni prevalentemente adottato, nel disegnare i propri schemi di offerta di prodotti, la così detta architettura aperta.
Come se l’offerta di un ventaglio più ampio di prodotti di per se stessa garantisse l’eticità e la competenza nella gestione del rapporto di consulenza.

Così come il fatto di operare non sulla base di un mandato di un mandato esclusivo, ma sulla scorta dell'operare come professionisti indipendenti, garantisse di per se stesso al cliente il poter contare su consigli sempre sereni e disinteressati.

Come sereni e disinteressati non è garantito che siano i consigli di un operatore –indipendente o meno- per il solo fatto che il medesimo sia iscritto ad un albo professionale al quale si sia stati ammessi di diritto o in funzione di esami prevalentemente nozionistici, oppure esibisca certificazioni ulteriori fondate su analoghe modalità esaminatorie.

L’affermarsi del concetto della vera consulenza finanziaria globale è una novità che farà un gran bene ai risparmiatori, anche se forse sconvolgerà i piani commerciali dei principali soggetti che oggi dominano  il mercato  in un regime sostanzialmente oligopolistico.
La vera consulenza finanziaria globale è un’attività che non può essere disgiunta da una seria attività di educazione finanziaria.

Sottolineo: educazione finanziaria, 
www.rickbillings.com

non: alfabetizzazione finanziaria.

Per individuare la rotta vera che ispirerà il processo evolutivo professionale nella consulenza finanziaria, la chiave di lettura principale è la definizione che l’ OECD
(OCSE: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) 
dà dell’ educazione finanziaria

 “L’educazione finanziaria è il processo attraverso il quale i consumatori/investitori finanziari migliorano la propria comprensione di prodotti e nozioni finanziarie e, attraverso l’informazione, l’istruzione e una consulenza oggettiva, sviluppano le capacità e la fiducia necessarie per diventare maggiormente consapevoli dei rischi e delle opportunità finanziarie, per effettuare scelte informate, comprendere a chi chiedere consulenza e mettere in atto altre azioni efficaci per migliorare il loro benessere finanziario”.

Con i prossimi post inizieremo ad affrontare il tema, dal punto di vista normativo e con testimonianze professionali.