mercoledì 10 settembre 2014

Mai troppo tardi... con Tardino - TLTRO CREDIT EASING ED ALTRO




Mai troppo tardi... con Tardino - TLTRO CREDIT EASING ED ALTRO

La Banca Centrale Europea ha annunciato la scorsa settimana un nuovo taglio trasversale dei tre principali tassi di interesse della zona euro e contemporaneamente l'acquisto, a partire dal prossimo ottobre, di cartolarizzazioni (cosiddetti ABS) e obbligazioni garantite. Mentre gli ABS vengono acquistati per la prima volta, le obbligazioni garantite sono già state oggetto di acquisto in passato.



Il presidente Draghi, 
www.ilsole24ore.com

che già lo scorso giugno aveva preannunciato la possibilità che l'istituto intraprendesse la via di un Credit-Easing (acquisto di titoli di credito, invece che di titoli governativi come accaduto negli Stati Uniti, in Inghilterra ed in Giappone), ha inoltre precisato che si tratterà di titoli semplici e trasparenti: quelli delle società che durante questi mesi si siano sforzate di uniformare le comunicazioni ed i prospetti dei loro titoli in un'ottica pan-europea,  in modo tale da rendere più agevole l'attività sul mercato.



Della manovra sono noti al momento pochi dettagli e tra questi manca la precisazione dell'ammontare, sul quale maggiori informazioni verranno rese note il prossimo 2 di ottobre. Lo stesso Mario Draghi ha dichiarato che per il momento è difficile dire quale ne sarà l'impatto sul bilancio dell'istituto.



Dato che, secondo alcune ricerche, il volume complessivo di ABS ed obbligazioni garantite della zona euro è di circa 1500 miliardi e che molto probabilmente la BCE acquisterà in due anni solo il 30% di questi titoli per ragioni di rating e non solo, secondo l'Istituto Brueghel di Basilea è ipotizzabile che il ritmo di acquisti mensili sarà nell'ordine di 20 miliardi di euro; ovvero, quasi nulla in confronto a quanto fatto da FED e BOE.



C'è il rischio dunque che la trasmissione della politica monetaria, tallone d'Achille europeo, continui a non funzionare e che la liquidità creata da questi acquisti non sia sufficiente a rilanciare la crescita e l'inflazione.



In questo caso, la BCE potrebbe allora allargare gli acquisti a strumenti meno trasparenti e meno semplici e, qualora questo non bastasse ancora, Mario Draghi si è già detto pronto a passare dal credit al quantitative easing (anche governativi). Per il momento le promesse della BCE sono servite a tenere a bada i mercati; speriamo che l'avvio quasi congiunto di tutte le mosse (a settembre il nuovo TLTRO, ad ottobre il credit easing ed il nuovo taglio dei tassi) inizi a mostrare nei prossimi mesi i primi segnali incoraggianti, avvalendosi anche dell'aiuto di un euro più debole.




Laura Tardino

www.youtube.com



@tardino_laura

Tardino Express - DRAGHI COME CONTE 2-0


diyartcraft.com


DRAGHI COME CONTE 2-0


Dopo i recenti annunci della BCE, Draghi come Conte: mercati-economia 2-0. Ma era solo un'amichevole, quella del 4 settembre.
Speriamo che la partita vera, come Conte contro la Norvegia, la vinca l'economia, quella europea e -non certo per campanilismo- quella italiana, guidata dal CT Renzi.
Draghi non ha deluso i mercati e -dal canto suo- sta facendo il possibile per aiutare la zona Euro a combattere la deflazione, nonostante arrivi in ritardo rispetto ai colleghi americani, inglesi e giapponesi, per motivi ormai arcinoti anche se non sempre condivisibili.
Per uscire da una crescita anemica (+0.6% forse quest'anno) e da una disoccupazione record (11.5%) servono politiche economiche forti, che aiutino imprese e consumatori a recuperare fiducia. Solo con maggiori investimenti, minori tasse, minor sprechi pubblici si potrà ridare lavoro a parte di quei 45 milioni di disoccupati dell’Area OCSE, facendoli tornare a spendere. I tassi bassi agevoleranno forse i prestiti ed i mutui ma, da soli, non basteranno, come accadde invece in passato.
Grazie a Draghi, perche' con il taglio dei tassi e l'annuncio di un QE sugli ABS ha riacceso le speranze che non tutto sia perduto; ma andiamo avanti con le riforme, velocemente perche' la partita più importante si gioca sulla testa di milioni di famiglie e non sui listini.
Dopo l'annuncio, azioni, dollaro e spread hanno brindato, complici le altre banche centrali ed il possibile accordo tra Kiev e Mosca; questo trend potrebbe proseguire.

... al prossimo TARDINO EXPRESS !!!



www.youtube.com
Laura Tardino






@tardino_laura 

venerdì 5 settembre 2014

TARDINO COMMENTA L' AGOSTO 2014



antaresnotizie.blogspot.com

 
AGOSTO 2014

I mercati azionari chiudono il mese di agosto in salita, con l’indice MSCI World in valuta locale in rialzo del 2%. Ottima la performance del mercato nordamericano (+3.66%). Positiva sebbene inferiore anche la performance dell’Europa (+1.58%), dove la Francia è salita del 2.71%, la Germania dello 0.67%, la Spagna dello 0.22% mentre l’Italia ha perso lo 0.71%.

Ha chiuso in territorio negativo il mercato giapponese (MSCI Giappone in valuta locale -1.2%).

E’ proseguita nel mese di agosto l’ascesa dei mercati emergenti, con l’indice MSCI Mercati Emergenti in valuta locale in rialzo dell’1.81%.



I dati macroeconomici pubblicati nel corso del mese hanno confermato da un lato l’accelerazione della crescita americana e cinese nel secondo trimestre dell’anno, dall’altro il rallentamento di quella europea. La stagione delle trimestrali europee e americane, così come la pubblicazione di dati macroeconomici sostanzialmente buoni, hanno validato  lo scenario di una ripresa economica globale e fatto da scudo nei confronti delle tensioni politiche sempre vive tra Russia e Ucraina e dei disordini iracheni.

In tema di politica monetaria, la Fed ha lasciato inalterati i tassi di interesse ufficiali allo 0-0.25%. L’allentamento monetario è proseguito al ritmo di 25 miliardi di dollari al mese. Janet Yellen in occasione del consueto incontro di Jackson Hole è apparsa più ottimista sulla crescita economica e sulla ripresa occupazionale, lasciando intendere che i tassi ufficiali rimarranno bassi ancora a lungo nonostante il miglioramento congiunturale. In occasione del consueto appuntamento mensile del Consiglio dei Governatori della Banca Centrale Europea, il presidente Mario Draghi ha mantenuto invariato il tasso di interesse ufficiale (refi) a 0.15%, dopo le numerose misure adottate nel corso del mese di giugno e che con ogni probabilità verranno potenziate essendo l’inflazione scesa secondo quanto rilasciato a fine mese (0.3%).



Le caute dichiarazioni della Yellen hanno permesso al rendimento del Treasury decennale di tornare a scendere dopo la pausa di luglio (da 2.58% a 2.34% circa). Il Bund invece ha proseguito la sua discesa, chiudendo  il mese a 0.89 da 1.19% del mese precedente e dopo aver toccato quota 0.86%. Lo spread italiano e quello spagnolo hanno chiuso il mese lievemente in calo (156 punti base e 134 punti base rispettivamente) avendo nel mese una certa volatilità.



Sul mercato valutario, l’euro si è indebolito nei confronti del dollaro di circa il 2% chiudendo il mese a 1.3128.  



   Laura Tardino

www.youtube.com



@tardino_laura