giovedì 5 giugno 2014

Tardino Express - FORSE CI SIAMO


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Forse ci siamo

Forse ci siamo: complici gli ultimi dati su inflazione e crescita, la BCE taglierà i tassi portando i rendimenti sui depositi per la prima volta nella sua storia  in territorio negativo.  Una scelta dalle molteplici implicazioni, come mostra la figura,  tutte da valutare per investire al meglio i propri risparmi in quella che si preannuncia un’estate quantomeno interessante anche se è difficile per i mercati finanziari replicare quanto avvenne solo due anni fa con l’annuncio di fine giugno fatto dallo stesso Draghi.

Nella storia una delle poche banche che ha intrapreso la strada dei rendimenti negativi sui depositi è stata la Banca Nazionale Danese che da luglio 2012 ad aprile 2014 ha disincentivato le banche domestiche dal depositare il loro denaro invece che farlo confluire nell’economia reale attraverso prestiti alle famiglie e alle imprese con una remunerazione overnight negativa. Il caso danese è interessante perché le banche locali alle prese con costi maggiori per i depositi presso la banca centrale sono state spinte a innalzare la marginazione sui prestiti (in particolare alle famiglie) per evitare un eccessivo impatto sui loro utili.

Un effetto che se nel caso danese, dove la maggiore preoccupazione era la salvaguardia del cambio e non la crescita economica, è stato ben sopportato dalla Banca Centrale difficilmente piacerebbe invece alla BCE e probabilmente ai mercati che negli ultimi mesi hanno iniziato ad incorporare nei prezzi almeno una parte delle mosse dell’istituto di Bruxelles.

La BCE potrebbe, anzi dovrebbe, accompagnare il taglio dei tassi (il cosiddetto refi rate ed il depo rate) con nuovi stimoli monetari non convenzionali. Un nuovo LTRO sembra l’ipotesi più probabile con conseguenze marginalmente positive per i finanziari (la cui marginazione sui prestiti “migliorerebbe” gli utili del settore) e non è da escludere un vero e proprio QE à la FED maniera ma che avrà con ogni probabilità per oggetto gli ABS delle piccole e medie imprese europee.

Il solo taglio dei tassi deluderebbe quindi i mercati e potrebbe continuare a spingere l’euro in basso tanto più se la BCE spinge le aspettative inflattive contribuendo ad una discesa ulteriore dei tassi reali. Viceversa nuovi stimoli monetari potrebbero sostenere ancora  il mercato del credito e l’azionario ed in particolare il settore finanziario.
Adelante con juicio!

... al prossimo TARDINO EXPRESS !!!



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Laura Tardino

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