![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihCa0Q_81t2fPZwQmgEJWVFGpWk3BXZuaUblxr8yFrsJLO1jm-BLFGooL_T9yyPZa7zRcduay_rx02D5LR1YsGhnp8LOr2z2jMS74A8Eeztnp-HKXaOuvThLsl4KR4nD8y2FzmAO59LQ/s1600/Mosca+Bianca+Firma.jpg)
![]() |
@wateronline.info |
una pari somma su un conto
bancario senza interessi.
Il
potentissimo sistema delle banche fu accusato di aver spinto il
legislatore a frenare quegli strumenti che minacciavano di distrarre
flussi di denaro dai certificati di deposito bancari. Fortunatamente
quel decreto decadde, ma ci volle ancora un decennio (con il varo
della legge sui fondi comuni di diritto italiano) perché il vento
cambiasse. Era il 1984, ma le banche ormai erano pronte.
Da quel
momento, infatti,
Elab. IRM su Indice Comit Globale, base 1972=100 |
in Borsa esplose la domanda di azioni, con un
rialzo che, in 3 anni, segnò un record storico: l’indice Comit
superò quota 900, per poi precipitare a 500 e da allora navigare stancamente
per un decennio e solo a luglio 1997 mostrare i segni di una vera
ripresa.
Tanto
ci volle, alla nostra Borsa, per smaltire il fiume di denaro sgorgato
dalla repentina conversione all’azionariato di un pubblico
fiducioso ed inesperto, trascinato dal richiamo di nuove reti di
vendita di fondi comuni, di cui molte controllate da banche.
Quelle
stesse che, allettate dagli alti profitti della vendita dei prodotti
finanziari, affiancarono le reti operanti a domicilio dei clienti con
apparati commerciali interni alle agenzie, in un percorso di
marketing che rese felici molti top manager bancari (ma infelici
molti risparmiatori).
![]() |
@re-define.org |
Allora,
appare forse lecito domandarsi quanto abbia influito su tale
andamento il modello da noi prevalente della banca “universale”,
presso la quale si compiono tutte le operazioni bancarie e
finanziarie. Per scoprirlo, non è possibile non affrontare il tema
del conflitto d'interessi, non quello delle tv ma, tanto per fare un
esempio, quello che si presenterebbe tra le mura degli ambulatori se
i medici di base fossero anche dipendenti o agenti di aziende
farmaceutiche.
Sempre
a mo’ di esempio, quando il professor Garattini cita, in Clinical
Evidence, la pubblicità come uno dei principali nemici della buona
pratica clinica, quale “forma di conoscenza distorta a favore di chi
vuole vendere qualcosa”, la mente corre subito agli spot che
promettono libertà dal dolore ed all’esercito di 20 mila
informatori farmaceutici. Ma anche, per analogia, allo spot del fondo
comune che “vola verso gli obiettivi di rendimento” e che un
esercito ancor più possente di dipendenti bancari ed agenti è
pronto a somministrare.
che reclamizzano
marchi e prodotti finanziari come appetitosi beni di consumo. E
riconoscere, anche per i nostri investimenti, il buon medico,
individuandolo tra quelli davvero liberi di affiancare l’investitore
nelle sue scelte, essendosi resi estranei alle logiche di bilancio
dei gruppi che dominano il mercato e potendo pertanto proporre
degnamente, ai loro clienti, un rapporto di vera consulenza
finanziaria.
Il raffronto tra medicina e consulenza finanziaria non sembri irriverente: l’attività del medico a tutela della salute si svolge su un piano più nobile, ma caratterizzato da atteggiamenti diagnostici e terapeutici simili a quelli praticati dal buon consulente finanziario a tutela della "salute finanziaria" del suo cliente. Se accettiamo per un attimo di considerare il risparmiatore come un paziente, notiamo che la pianificazione finanziaria echeggia situazioni tipiche della metodologia clinica.
L’analisi
della situazione economico-finanziaria e psico-sociale del cliente
ricorda l’anamnesi personale e familiare del paziente ed è seguita
da un'attività di diagnosi-prognosi che si protrae a lungo nel tempo
e sfocia nella costruzione e nella manutenzione di una strategia di
protezione dai rischi e di pianificazione del risparmio e degli
investimenti che, come nell'Evidence Based Medicine, pone al centro
della cura l'analisi permanente del rapporto rischi-benefici.
![]() |
@centrometropoli.com |
In questo contesto, come in quello clinico, varcare la soglia della farmacia finanziaria, con tutti i prodotti ed i marchi scintillanti in bella vista, rappresenta solo l'ultimo dei passi da muovere, avendo prima ben compreso che si può rischiare di incontrare un possibile portatore di conflitto di interessi anche senza varcare soglie più imponenti, come quelle dei vari palazzi del potere politico.
Nessun commento:
Posta un commento